Alcalinità e ph non sono la stessa cosa

ionizzatore

ALCALINITA’ e pH

Ora che vivo in un santuario circondato da due fiumi, che circondano il nostro villaggio in tre lati, riuscirò finalmente a finire il libro l’acqua della vita che avevo iniziato. Ci ricordiamo ogni giorno dell’importanza dell’acqua e che cosa significhi bere l’acqua così come sgorga dalla cima della montagna. Nel nostro villaggio abbiamo un sistema di raccolta dell’acqua che serve 70 piccole case e quest’acqua viene condizionata ma non viene fatto nessun trattamento.
Esiste una cosa che ho scoperto nella nostra acqua che beviamo che mi ha fatto apprendere una lezione importante riguardante l’alcalinità ed il pH. Ho testato la nostra acqua e con mia sorpresa essa era leggermente acida, ma aggiungendo un pizzico di bicarbonato di sodio in circa 2 l e mezzo d’acqua queste si trasformò in un’acqua fortemente alcalina. Esiste una certa confusione tra alcalinità e pH. Sembra che non sia sufficiente bere acqua con pH elevato. Anche l’alcalinità deve essere elevata insieme al pH in modo da ottenere un importante beneficio medico.

L’alcalinità è importante perché ci protegge con il suo

sistema tampone contro i cambiamenti rapidi del pH

L’alcalinità ed il pH sono correlati uno con l’altro in un modo che è ovvio, ma anche in un modo molto sottile. L’idea che l’alcalinità è separata dal pH (che per coincidenza viene chiamata acido o alcalino) è un mito in quanto il pH e l’alcalinità sono due parametri misurabili in modo diverso nell’acqua. Anche se il pH può essere molto alto troviamo che un’acqua poco mineralizzata ha poca capacità di neutralizzare gli acidi nello stomaco ed iniziare quindi la produzione di bicarbonato nel torrente sanguigno.

L’alcalinità è la misura della capacità tampone dell’acqua – la capacità di resistere a cambiamenti repentini del pH . Il pH è la misura dell’acidità o della basicità dell’acqua

L’alcalinità rappresenta la capacità dell’acqua di resistere a cambiamenti del pH atti a far diventare l’acqua più acida. Questa capacità è comunemente conosciuta come “ capacità tampone”. Per esempio, se aggiungiamo la stessa soluzione di un acido debole a due campioni di acqua entrambi con un pH di 7, uno però senza capacità tampone (esempio zero alcalinità) e l’altro con capacità tampone (esempio una alcalinità di 50 mg /litro) il pH dell’acqua con zero alcalinità diminuirà immediatamente mentre il pH dell’acqua con capacità tampone cambierà molto poco se non addirittura niente.

Il pH esprime semplicemente il grado di concentrazione degli ioni idrogeno. Alcalino significa che il pH è maggiore di 7. L’alcalinità rappresenta la vera misura della capacità di neutralizzare l’acidità che include lo ione bicarbonato(HCO3), carbonato (CO3=) e idrossidrile (OH). Esso è misurato in mg/lt o ppm di CaCO3.

L’alcalinità dell’acqua naturale è determinata dal suolo e dal letto roccioso attraverso il quale l’acqua passa. La maggior sorgente di alcalinità naturale sono le rocce che contengono carbonati, bicarbonati e composti idrossilici. Anche i borati, silicati, e fosfati contribuiscono all’alcalinità. La roccia calcarea e ricca in carbonati, pertanto l’acqua che passa attraverso regioni ricche di roccia calcarea o letti di minerali contenenti carbonati, generalmente assume un’elevata alcalinità e quindi, una buona capacità tampone. Contrariamente aree che contengono graniti e conglomerati come rocce di silicio, avranno bassa alcalinità e di conseguenza una ridotta capacità tampone.

Un pH inferiore a 6. 5 può contribuire alla corrosione dei tubi e degli impianti e certamente se l’acqua acida può fare questo, si può solo immaginare che cosa possa fare all’interno del corpo umano

Il livello di pH dell’acqua potabile è misurato in funzione di quanto acido o basico è il pH in relazione alla concentrazione degli ioni idrogeno dell’acqua; pH significa “potenziale di idrogeno”. L’alcalinità misura la capacità dell’acqua di neutralizzare gli acidi. Misura la presenza di diossido di carbonio (anidride carbonica), bicarbonati, carbonati ed ioni idrossilici che sono naturalmente presenti nell’acqua. A livello di pH normale per l’acqua potabile, i carbonati bicarbonati sono le sostanze che maggiormente contribuiscono all’alcalinità. Come possiamo notare nel grafico sottostante, più alto è la concentrazione di CO2 maggiore l’alcalinità dell’acqua ad un dato valore di pH. ??As we can see in the below graph the higher the CO2 the more alkaline the water at a given pH.
Nella chimica dell’acqua naturale, ci sono diversi tipi di alcalinità che possiamo incontrare. Ognuno di questi rappresenta la misura di quanto acido (H+) sia richiesto per abbassare il pH ad un livello specifico. La ragione per la quale i manutentori di acquari misurano l’alcalinità è che nell’acqua di mare normale, la maggior parte dell’alcalinità è dovuta alla presenza di bicarbonati e carbonati. Conseguentemente, l’alcalinità rappresenta un indice di adeguate quantità di bicarbonati presenti dell’acqua. Il bicarbonato di sodio rappresenta il principale tampone del nostro sangue.

L’alcalinità fornita da sorgenti esterne al corpo, bevendo acqua alcalina, ha come risultato un netto incremento dell’alcalinità del nostro corpo.

Gli elementi chimici principali che contribuiscono all’alcalinità dell’acqua marina sono i bicarbonati ed i carbonati. La tabella sotto riportata (tratta da “Chemical Oceanography” by Frank Millero; 1996), mostra il contributo all’alcalinità da parte dei maggiori elementi chimici per un’acqua marina a pH 8.
Elemento Chimico Contributo relativo all’alcalinità
HCO3– (bicarbonato) 89.8
CO3– (carbonato) 6.7
B(OH)4–(borati) 2.9
SiO(OH)3– (silicati) 0.2
MgOH+ (magnesio monoidrossilato) 0.1
OH–(idrossile) 0.1
HPO4–and PO4—(fosfati) 0.1
Il di ossido di carbonio a una solubilità specifica nell’acqua come acido carbonico (H2CO3). Ad un dato valore di pH esiste una relazione matematica esatta tra l’acido carbonico H2CO3 ed entrambi i bicarbonati e carbonati. Per esempio, ad un pH di circa 9. 3 in acqua dolce spazio (circa 8. 4 di acqua marina) la concentrazione di carbonato e 100 volte superiore a quella dell’acido carbonico. A valore di pH più elevato si incrementa questa moltiplicazione, e quindi di conseguenza ci sono maggiori concentrazioni di bicarbonato e carbonato presenti.

L’alcalinità aumenta rapidamente con l’aumento del pH. Questo diventa particolarmente vero con pH maggiore di 8 nell’acqua marina, dove la concentrazione di carbonato di vendita apprezzabile.

La relazione teorica tra alcalinità dei carbonati ed il pH per l’acqua marina (blue) e acqua dolce (rossa) equilibrata per la pressione atmosferica (350 ppm di diossido di carbonio)

Una alcalinità o elevata implica adeguate quantità di bicarbonato, mentre una bassa alcalinità indica un basso valore di questo. L’acqua bicarbonata rappresenta l’acqua più salutare da bere e questo è evidenziato molto chiaramente nel mio libro Sodio Bicarbonato. Diventa critico vedere che l’alcalinità non dipende in maniera stretta dal pH. Esiste una relazione tra le due però il pH misura il grado di alcalinità man non la quantità di alcalinità. E come dire per esempio la relazione tra il calore e la temperatura. Per esempio potete avere un fermaglio scaldato a 10.000° ma non sarà in grado di riscaldare la casa minimamente se comparato ad uno termoconvettore che soffi aria a 30°.

L’alcalinità misura la concentrazione di bicarbonati, carbonati, ed ioni idrossidrile ed è espressa come concentrazione equivalente di carbonato di calcio(CaCO3).

Gli ionizzatori alcalini non sempre forniscono acqua con capacità di neutralizzare gli acidi in modo significativo. I promotori degli ionizzatori alcalini comparano la capacità di neutralizzare gli acidi con gli altri valore di pH. Per quanto detto sopra abbiamo visto che l’alcalinità che neutralizza gli acidi e non soltanto il livello del pH. In altre parole possiamo avere alti livelli di pH e basso livello di alcalinità e bassi livelli di pH e alti livelli di alcalinità (esempio acqua minerale gasata). Se esiste anche solo una piccola quantità di elementi alcalini (che siano parte delle due prime colonne della tavola periodica) uno ionizzatore sarà in grado di generare una bassa quantità di alcalinità in grado di neutralizzare gli acidi, però il pH che misuriamo sarà elevato con valori da 8. 5 a 10. 5.

La presenza di carbonato di calcio o altri composti quali il carbonato di magnesio contribuiscono a dare ioni carbonati a sistema tampone.

Le persone che vivono in aree povere di minerali, (molti acquedotti di città e pozzi) pensano di poter acquisire una buona dose di alcalinità dei loro ionizzatori quando è realtà avrebbero più beneficio assumendo mezzo cucchiaino di caffè di bicarbonato di sodio oppure un bicchiere di acqua bicarbonato calcica. Pertanto consigliamo a molte persone che usano ionizzatori di aggiungere del sodio bicarbonato alla propria acqua se vogliono avere un effetto salutare significativo.

“ Acqua alcalina” non è la stessa cosa “ dell’acqua con alcalinità”. Per questa ragione un’acqua con pH the 6. 3 (esempio acqua minerale effervescente naturale) può avere 100 volte più capacità di neutralizzare gli acidi (alcalinità) di un’acqua alcalina con un pH di 9. 5 prodotta da uno ionizzatore di acqua alcalina. (Robert Slovak)

La limitazione degli ionizzatori è semplicemente dovuta alla composizione chimica dell’ acqua usata che determina i benefici in termini di alcalinità capace di neutralizzare gli acidi (non del pH!) E del ORP negativo (Idrogeno attivo). La qualità della nostra sorgente di acqua deve essere l’elemento determinante nel farci decidere la tipologia dei filtri e dello ionizzatore da scegliere.

Ionizzatori d’acqua

Molti professionisti promuovono l’idea che il pH alcalino a una significante capacità di neutralizzare gli acidi, ma questo non è sempre corretto. Esistono buone ragioni per suggerire a tutti coloro che hanno ionizzatori d’acqua, di aggiungere essa alcalinità (bicarbonato), se il contenuto minerale della loro acqua e basso. Quando la sorgente di acqua e povera di minerali spazio (la maggior parte delle acque pubbliche sono poveri minerali specialmente magnesio e bicarbonati) la remineralizzatone diventa critica.

Conclusioni

Soluzioni alcaline, con pH di circa 8. 5 hanno dimostrato con certezza di aumentare l’effetto antiossidante in maniera superiore al 60% in relazione alla stessa soluzione testata biologicamente ad un pH di 7. 4.

Sang Whang, uno dei più grandi esperti al mondo sulle cause dell’invecchiamento ci ricorda che, “ gli ingredienti delle cellule dello stomaco che producono l’acido cloridrico (HCl) sono l’anidride carbonica (CO2), l’acqua (H2O) il cloruro di sodio (NaCl) o cloruro di potassio (KCl)”.
NaCl + H2O + CO2 = HCl + NaHCO3, oppure KCl + H2O + CO2 = HCl + KHCO3
Il dottor Wang dice: “ per poter digerire cibo ed uccidere i batteri e di virus che vengono ingeriti con il cibo stesso, la cavità del nostro stomaco è acida. Il valore di pH all’interno dello stomaco è mantenuto ad un valore di circa 4. Quando mangiamo cibo e beviamo acqua, specialmente acqua alcalina, il pH dello stomaco tende a salire. Quando questo accade, esiste un meccanismo di feedback nello stomaco che percepisce questa variazione e come conseguenza comanda alle pareti dello stomaco di secernere acido cloridrico all’interno dello stomaco stesso per riportare il pH ad un valore di 4. In questo modo lo stomaco ritorna ad essere acido. Quando noi beviamo acqua alcalina, una maggior quantità di acido cloridrico viene secreta per ripristinare il valore del pH.
Come possiamo notare per l’equazione chimica sopra descritta, il coprodotto che si ottiene dalla produzione dell’acido cloridrico è il sodio bicarbonato (NaHCO3) oppure il potassio bicarbonato (KHCO3). In risposta all’ingestione di sodio bicarbonato o di acqua con elevato pH alcalino, viene stimolata la produzione di acido cloridrico in quanto lo stomaco risponde riabbassando il pH al livello di normale acidità all’interno della cavità gastrica. Nell’assumere maggiori quantità di liquidi alcalini forziamo nostro stomaco a produrre più acido, però lo forziamo anche a produrre maggiori quantità di bicarbonati. La conclusione di questo è che noi avremmo un netto guadagno in termini di alcalinità che viene fornita al nostro corpo e questa è di estrema importanza e di estremo aiuto nel mantenere l’equilibrio acido base del corpo stesso.

ALCALINITA’ & pH

Ora che vivo in un santuario circondato da due fiumi, che circondano il nostro villaggio in tre lati, riuscirò finalmente a finire il libro l’acqua della vita che avevo iniziato. Ci ricordiamo ogni giorno dell’importanza dell’acqua e che cosa significhi bere l’acqua così come sgorga dalla cima della montagna. Nel nostro villaggio abbiamo un sistema di raccolta dell’acqua che serve 70 piccole case e quest’acqua viene condizionata ma non viene fatto nessun trattamento.
Esiste una cosa che ho scoperto nella nostra acqua che beviamo che mi ha fatto apprendere una lezione importante riguardante l’alcalinità ed il pH. Ho testato la nostra acqua e con mia sorpresa essa era leggermente acida, ma aggiungendo un pizzico di bicarbonato di sodio in circa 2 l e mezzo d’acqua queste si trasformò in un’acqua fortemente alcalina. Esiste una certa confusione tra alcalinità e pH. Sembra che non sia sufficiente bere acqua con pH elevato. Anche l’alcalinità deve essere elevata insieme al pH in modo da ottenere un importante beneficio medico.

L’alcalinità è importante perché ci protegge con il suo

sistema tampone contro i cambiamenti rapidi del pH

L’alcalinità ed il pH sono correlati uno con l’altro in un modo che è ovvio, ma anche in un modo molto sottile. L’idea che l’alcalinità è separata dal pH (che per coincidenza viene chiamata acido o alcalino) è un mito in quanto il pH e l’alcalinità sono due parametri misurabili in modo diverso nell’acqua. Anche se il pH può essere molto alto troviamo che un’acqua poco mineralizzata ha poca capacità di neutralizzare gli acidi nello stomaco ed iniziare quindi la produzione di bicarbonato nel torrente sanguigno.

L’alcalinità è la misura della capacità tampone dell’acqua – la capacità di resistere a cambiamenti repentini del pH . Il pH è la misura dell’acidità o della basicità dell’acqua

L’alcalinità rappresenta la capacità dell’acqua di resistere a cambiamenti del pH atti a far diventare l’acqua più acida. Questa capacità è comunemente conosciuta come “ capacità tampone”. Per esempio, se aggiungiamo la stessa soluzione di un acido debole a due campioni di acqua entrambi con un pH di 7, uno però senza capacità tampone (esempio zero alcalinità) e l’altro con capacità tampone (esempio una alcalinità di 50 mg /litro) il pH dell’acqua con zero alcalinità diminuirà immediatamente mentre il pH dell’acqua con capacità tampone cambierà molto poco se non addirittura niente.

Il pH esprime semplicemente il grado di concentrazione degli ioni idrogeno. Alcalino significa che il pH è maggiore di 7. L’alcalinità rappresenta la vera misura della capacità di neutralizzare l’acidità che include lo ione bicarbonato(HCO3), carbonato (CO3=) e idrossidrile (OH). Esso è misurato in mg/lt o ppm di CaCO3.

L’alcalinità dell’acqua naturale è determinata dal suolo e dal letto roccioso attraverso il quale l’acqua passa. La maggior sorgente di alcalinità naturale sono le rocce che contengono carbonati, bicarbonati e composti idrossilici. Anche i borati, silicati, e fosfati contribuiscono all’alcalinità. La roccia calcarea e ricca in carbonati, pertanto l’acqua che passa attraverso regioni ricche di roccia calcarea o letti di minerali contenenti carbonati, generalmente assume un’elevata alcalinità e quindi, una buona capacità tampone. Contrariamente aree che contengono graniti e conglomerati come rocce di silicio, avranno bassa alcalinità e di conseguenza una ridotta capacità tampone.

Un pH inferiore a 6. 5 può contribuire alla corrosione dei tubi e degli impianti e certamente se l’acqua acida può fare questo, si può solo immaginare che cosa possa fare all’interno del corpo umano

Il livello di pH dell’acqua potabile è misurato in funzione di quanto acido o basico è il pH in relazione alla concentrazione degli ioni idrogeno dell’acqua; pH significa “potenziale di idrogeno”. L’alcalinità misura la capacità dell’acqua di neutralizzare gli acidi. Misura la presenza di diossido di carbonio (anidride carbonica), bicarbonati, carbonati ed ioni idrossilici che sono naturalmente presenti nell’acqua. A livello di pH normale per l’acqua potabile, i carbonati bicarbonati sono le sostanze che maggiormente contribuiscono all’alcalinità. Come possiamo notare nel grafico sottostante, più alto è la concentrazione di CO2 maggiore l’alcalinità dell’acqua ad un dato valore di pH. ??As we can see in the below graph the higher the CO2 the more alkaline the water at a given pH.
Nella chimica dell’acqua naturale, ci sono diversi tipi di alcalinità che possiamo incontrare. Ognuno di questi rappresenta la misura di quanto acido (H+) sia richiesto per abbassare il pH ad un livello specifico. La ragione per la quale i manutentori di acquari misurano l’alcalinità è che nell’acqua di mare normale, la maggior parte dell’alcalinità è dovuta alla presenza di bicarbonati e carbonati. Conseguentemente, l’alcalinità rappresenta un indice di adeguate quantità di bicarbonati presenti dell’acqua. Il bicarbonato di sodio rappresenta il principale tampone del nostro sangue.

L’alcalinità fornita da sorgenti esterne al corpo, bevendo acqua alcalina, ha come risultato un netto incremento dell’alcalinità del nostro corpo.

Gli elementi chimici principali che contribuiscono all’alcalinità dell’acqua marina sono i bicarbonati ed i carbonati. La tabella sotto riportata (tratta da “Chemical Oceanography” by Frank Millero; 1996), mostra il contributo all’alcalinità da parte dei maggiori elementi chimici per un’acqua marina a pH 8.
Elemento Chimico Contributo relativo all’alcalinità
HCO3– (bicarbonato) 89.8
CO3– (carbonato) 6.7
B(OH)4–(borati) 2.9
SiO(OH)3– (silicati) 0.2
MgOH+ (magnesio monoidrossilato) 0.1
OH–(idrossile) 0.1
HPO4–and PO4—(fosfati) 0.1
Il di ossido di carbonio a una solubilità specifica nell’acqua come acido carbonico (H2CO3). Ad un dato valore di pH esiste una relazione matematica esatta tra l’acido carbonico H2CO3 ed entrambi i bicarbonati e carbonati. Per esempio, ad un pH di circa 9. 3 in acqua dolce spazio (circa 8. 4 di acqua marina) la concentrazione di carbonato e 100 volte superiore a quella dell’acido carbonico. A valore di pH più elevato si incrementa questa moltiplicazione, e quindi di conseguenza ci sono maggiori concentrazioni di bicarbonato e carbonato presenti.

L’alcalinità aumenta rapidamente con l’aumento del pH. Questo diventa particolarmente vero con pH maggiore di 8 nell’acqua marina, dove la concentrazione di carbonato di vendita apprezzabile.

La relazione teorica tra alcalinità dei carbonati ed il pH per l’acqua marina (blue) e acqua dolce (rossa) equilibrata per la pressione atmosferica (350 ppm di diossido di carbonio)

Una alcalinità o elevata implica adeguate quantità di bicarbonato, mentre una bassa alcalinità indica un basso valore di questo. L’acqua bicarbonata rappresenta l’acqua più salutare da bere e questo è evidenziato molto chiaramente nel mio libro Sodio Bicarbonato. Diventa critico vedere che l’alcalinità non dipende in maniera stretta dal pH. Esiste una relazione tra le due però il pH misura il grado di alcalinità man non la quantità di alcalinità. E come dire per esempio la relazione tra il calore e la temperatura. Per esempio potete avere un fermaglio scaldato a 10.000° ma non sarà in grado di riscaldare la casa minimamente se comparato ad uno termoconvettore che soffi aria a 30°.

L’alcalinità misura la concentrazione di bicarbonati, carbonati, ed ioni idrossidrile ed è espressa come concentrazione equivalente di carbonato di calcio(CaCO3).

Gli ionizzatori alcalini non sempre forniscono acqua con capacità di neutralizzare gli acidi in modo significativo. I promotori degli ionizzatori alcalini comparano la capacità di neutralizzare gli acidi con gli altri valore di pH. Per quanto detto sopra abbiamo visto che l’alcalinità che neutralizza gli acidi e non soltanto il livello del pH. In altre parole possiamo avere alti livelli di pH e basso livello di alcalinità e bassi livelli di pH e alti livelli di alcalinità (esempio acqua minerale gasata). Se esiste anche solo una piccola quantità di elementi alcalini (che siano parte delle due prime colonne della tavola periodica) uno ionizzatore sarà in grado di generare una bassa quantità di alcalinità in grado di neutralizzare gli acidi, però il pH che misuriamo sarà elevato con valori da 8. 5 a 10. 5.

La presenza di carbonato di calcio o altri composti quali il carbonato di magnesio contribuiscono a dare ioni carbonati a sistema tampone.

Le persone che vivono in aree povere di minerali, (molti acquedotti di città e pozzi) pensano di poter acquisire una buona dose di alcalinità dei loro ionizzatori quando è realtà avrebbero più beneficio assumendo mezzo cucchiaino di caffè di bicarbonato di sodio oppure un bicchiere di acqua bicarbonato calcica. Pertanto consigliamo a molte persone che usano ionizzatori di aggiungere del sodio bicarbonato alla propria acqua se vogliono avere un effetto salutare significativo.

“ Acqua alcalina” non è la stessa cosa “ dell’acqua con alcalinità”. Per questa ragione un’acqua con pH the 6. 3 (esempio acqua minerale effervescente naturale) può avere 100 volte più capacità di neutralizzare gli acidi (alcalinità) di un’acqua alcalina con un pH di 9. 5 prodotta da uno ionizzatore di acqua alcalina. (Robert Slovak)

La limitazione degli ionizzatori è semplicemente dovuta alla composizione chimica dell’ acqua usata che determina i benefici in termini di alcalinità capace di neutralizzare gli acidi (non del pH!) E del ORP negativo (Idrogeno attivo). La qualità della nostra sorgente di acqua deve essere l’elemento determinante nel farci decidere la tipologia dei filtri e dello ionizzatore da scegliere.

Ionizzatori d’acqua

Molti professionisti promuovono l’idea che il pH alcalino a una significante capacità di neutralizzare gli acidi, ma questo non è sempre corretto. Esistono buone ragioni per suggerire a tutti coloro che hanno ionizzatori d’acqua, di aggiungere essa alcalinità (bicarbonato), se il contenuto minerale della loro acqua e basso. Quando la sorgente di acqua e povera di minerali spazio (la maggior parte delle acque pubbliche sono poveri minerali specialmente magnesio e bicarbonati) la remineralizzatone diventa critica.

Conclusioni

Soluzioni alcaline, con pH di circa 8. 5 hanno dimostrato con certezza di aumentare l’effetto antiossidante in maniera superiore al 60% in relazione alla stessa soluzione testata biologicamente ad un pH di 7. 4.

Sang Whang, uno dei più grandi esperti al mondo sulle cause dell’invecchiamento ci ricorda che, “ gli ingredienti delle cellule dello stomaco che producono l’acido cloridrico (HCl) sono l’anidride carbonica (CO2), l’acqua (H2O) il cloruro di sodio (NaCl) o cloruro di potassio (KCl)”.
NaCl + H2O + CO2 = HCl + NaHCO3, oppure KCl + H2O + CO2 = HCl + KHCO3
Il dottor Wang dice: “ per poter digerire cibo ed uccidere i batteri e di virus che vengono ingeriti con il cibo stesso, la cavità del nostro stomaco è acida. Il valore di pH all’interno dello stomaco è mantenuto ad un valore di circa 4. Quando mangiamo cibo e beviamo acqua, specialmente acqua alcalina, il pH dello stomaco tende a salire. Quando questo accade, esiste un meccanismo di feedback nello stomaco che percepisce questa variazione e come conseguenza comanda alle pareti dello stomaco di secernere acido cloridrico all’interno dello stomaco stesso per riportare il pH ad un valore di 4. In questo modo lo stomaco ritorna ad essere acido. Quando noi beviamo acqua alcalina, una maggior quantità di acido cloridrico viene secreta per ripristinare il valore del pH.
Come possiamo notare per l’equazione chimica sopra descritta, il coprodotto che si ottiene dalla produzione dell’acido cloridrico è il sodio bicarbonato (NaHCO3) oppure il potassio bicarbonato (KHCO3). In risposta all’ingestione di sodio bicarbonato o di acqua con elevato pH alcalino, viene stimolata la produzione di acido cloridrico in quanto lo stomaco risponde riabbassando il pH al livello di normale acidità all’interno della cavità gastrica. Nell’assumere maggiori quantità di liquidi alcalini forziamo nostro stomaco a produrre più acido, però lo forziamo anche a produrre maggiori quantità di bicarbonati. La conclusione di questo è che noi avremmo un netto guadagno in termini di alcalinità che viene fornita al nostro corpo e questa è di estrema importanza e di estremo aiuto nel mantenere l’equilibrio acido base del corpo stesso.